"Grande Vecchio" degli anni della contestazione, vide nella rivolta giovanile l'inizio di una liberazione globale che coinvolgeva non solo l'aspetto economico, ma anche la cultura, la psicologia, la sessualità: cosa resta del suo pensiero?
Dalla Croce di guerra al valor militare, alla nascita della Democrazia cristiana, a Tangentopoli, all'assoluzione. Sguardo su una generazione attraverso uno dei suoi protagonisti.
Sconfitta alle elezioni europee, contenimento dei danni, in alcune zone, alle amministrative. Segnali inequivocabili per un partito in crisi seria, che dovrebbe cambiare rotta, e valorizzare i suoi uomini migliori: ne avrà la capacità?
La sconfitta alle elezioni europee e la perdita di Bologna, città-simbolo dell'amministrazione di sinistra, ha innescato un dibattito interno ai Democratici di sinistra, che potrebbe sfociare in una ulteriore trasformazione della sinistra italiana. Ne parliamo con i militanti.
Dopo la sconfitta elettorale alle europee, si è aperta per il partito di Fini una stagione di incertezza e di confronti: quale sarà la fisionomia della destra italiana? Ne parliamo col senatore Domenico Fisichella e col deputato Alfredo Mantovano.
Disoccupazione diffusa, disagio giovanile, instabilità politica, la guerra alle porte di casa, un'ideologia estrema con la quale non sono ancora stati fatti i conti fino in fondo: ce n'è abbastanza per chiedersi se il terrorismo dispone di un nuovo bacino di coltura. Come avviene in salto dalla lotta democratica e aperta al terrorismo politico? Ne parliamo con Carol Tarantelli.
Eletto al primo scrutinio, la sua azione sembra partire sotto i migliori auspici. Si inaugura una nuova stagione per la "cosa pubblica" italiana, nella quale le forze politiche sapranno dimostrare senso di responsabilità e coesione verso il bene comune?
L'esigenza di modificare il sistema politico italiano parte da lontano, eppure tutti i tentativi sono rimasti senza esito. Quali sono le proposte in campo? E quali soluzioni adottano gli altri paesi?
La sfiducia dei cittadini ha generato la marea di astensioni che hanno invalidato il referendum: è il segno di una crisi radicale della politica, forse il più grave dai tempi di Tangentopoli. Non se ne esce, a meno che la parte più attiva della società non prenda l'iniziativa.