QUALE FRATERNITA’ – Sfida alla Rivoluzione francese – CN 9/2001
La rivolta degli schiavi ad Haiti, che portò alla prima "Repubblica nera" della storia, mise in scacco le idee di libertà e uguaglianza nella loro interpretazione europea.
La rivolta degli schiavi ad Haiti, che portò alla prima "Repubblica nera" della storia, mise in scacco le idee di libertà e uguaglianza nella loro interpretazione europea.
Nell'imminenza del voto, abbiamo chiesto ad alcune personalità politiche di illustrare in maniera serena e sintetica, al di fuori della polemica che confonde i contenuti, i punti che caratterizzano il programma del proprio partito o coalizione. Ne sono usciti, per una volta, discorsi chiari, che mettiamo a disposizione dei lettori.
Al centro del dibattito aperto dall'intervento del presidente Ciampi a Cefalonia, c'è una domanda di fondo: che cosa è davvero la nostra patria e quale compito le è affidato nel contesto mondiale?
La ricerca scientifica non può essere orientata solo dagli interessi economici delle grandi aziende, ma anche dai valori sui quali si fonda la comunità politica.
A 350 anni dalla pubblicazione dell'opera di Thomas Hobbes ci si interroga se oggi, in una società molto diversa dalla sua, non si siano diffusi nuovi modi di estraniazione dei cittadini dalla politica, che ricordano, paradossalmente, la situazione hobbesiana.
Certe crisi esistenziali vengono vissute come se un destino cieco si abbattesse sulle unioni coniugali, sciogliendo coppie affiatate e formandone di nuove: ma, molto spesso, l'affettività non c'entra.
La vicenda dei proiettili all'uranio ha riproposto il tema, anche se in via ipotetica, delle conseguenze insostenibili dei conflitti.
Il primo segnale del male politico è l'enfasi sul demonizzare il "nemico". La prima medicina è il recupero del valore "fraternità".
E' il cuore del discorso che Chiara Lubich ha pronunciato nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, davanti a personalità politiche di tutti gli schieramenti. Un discorso politico. Un atto d'amore per l'Italia.
Menzionato da Giovanni Paolo II nell'enciclica Fides et ratio, sconosciuto perfino in Russia fino a qualche decennio fa, le sue opere sono al centro di un crescente interesse. Ne parliamo col prof. Lubomir Zak, autore di un recente studio pubblicato da Città Nuova Editrice.