Dal voto nessun governo per l’Italia, M5S primo partito, Renzi lascerà
Al microfono di Federico Piana, Antonio Maria Baggio, docente di Filosofia politica all’Istituto universitario “Sophia” di Loppiano, parla di un’Italia divisa in due: un Sud che protesta e rifiuta I risultati delle urne quasi definitivi danno il Movimento 5 Stelle oltre il 32 %, il Pd al 19, la Lega che supera il 17% e Forza Italia appena sopra il 14. La coalizione di centrodestra è al 37 per cento, non sufficiente per governare. Per la regione Lombardia gli exit poll danno vincente Fontana (centrodestra) e per il Lazio il presidente uscente Zingaretti (centrosinistra)
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Con pochi seggi ancora da scrutinare si delineano con chiarezza vincitori e sconfitti delle elezioni politiche italiane 2018. Il Movimento 5 Stelle è il primo partito sia alla Camera che al Senato con oltre il 32% dei voti. Il centrodestra è la prima coalizione con più del 37%, e la Lega, che supera il 17%, con Forza Italia appena sopra il 14% può indicare Matteo Salvini come leader e possibile premier. Ma il centrodestra da solo non ha i numeri per governare. Il grande sconfitto è il Partito Democratico, che si ferma al 19%, ben al di sotto delle attese.
Al microfono di Federico Piana, Antonio Maria Baggio, docente di Filosofia politica all’Istituto l’attuale classe dirigente, dalla quale si è sentito abbandonato, votando i 5 Stelle, e un Nord che risponde ai richiami della Lega sui temi della sicurezza. Ma a chi dice che è impossibile formare un governo con questi numeri, risponde che non è scontato, sottolineando l’importanza del ruolo del Presidente Mattarella.
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