Chiara Lubich ha dato un contributo fondamentale alla riscoperta della fraternità, sia come pratica di vita sia come principio politico, particolarmente durante gli ultimi anni del suo impegno pubblico. L’articolo cerca di comprendere il significato originale che Lubich ha dato alla fraternità. La sua interpretazione affonda le radici all’interno della Realtà trinitaria di Dio e, in particolare, in Gesù Abbandonato; la sua visione della fraternità è profondamente legata all’esperienza mistica del 1949. C’è una “logica” della fraternità, che sorge dalla “logica” trinitaria. Infatti, da una parte si può comprendere pienamente la sua concezione della fraternità solo all’interno della fede cristiana. D’altra parte, il pensiero di Chiara Lubich sulla fraternità è cresciuto nel contesto dei nuovi Movimenti sociali che ella stava fondando e sviluppando, in particolare il Movimento politico per l’unità. All’interno della prospettiva di questo Movimento, la fraternità è proposta a tutti nella sua dimensione umana universale, anche al di fuori di ogni appartenenza religiosa. Questo testo è stato pubblicato anche in: AA. VV. Carisma storia cultura: una lettura interdisciplinare del pensiero di Chiara Lubich. Roma: Città Nuova, 2014, 111-32.
Parole chiave: fraternità, definizione di fraternità, paradigma relazionale, Movimento politico per l’Unità, Agostino, Lubich.